Affido condiviso al tempo del Covid: La visita del genitore? Prima la salute, c’è la videochiamata
(di Francesca Greco) In Italia i minori in affido condiviso oscillano fra 80.000 e 85.000 e non sempre è facile trovare un accordo pacifico per la gestione degli incontri. Problema ancor più complicato se ci si mette di mezzo il Covid-19: scuole chiuse, uscite consentite solo se strettamente necessarie e divieti ancor più rigidi se ci si deve recare al di fuori del proprio Comune di residenza. Ed allora, se il padre e la madre di un minore non risiedono nello stesso Comune, prevale il diritto di visita o quello alla salute? È consentito recarsi presso il minore oppure o no?
La risposta è No.
Il diritto di visita del padre (o della madre) non prevale la tutela del diritto alla salute del minore, per cui è legittimo interrompere le visite al figlio fino al superamento dell’emergenza epidemiologica da coronavirus che stiamo vivendo. Sarà possibile sopperire a tale situazione utilizzando videochiamate o Skype.
Questo principio è stato confermato dal Tribunale di Bari nell’ordinanza depositata lo scorso 26 marzo 2020.
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