Cartelle esattoriali 2014, la prescrizione esiste: ecco termini e casi
(di Mirella Casiello) In questi giorni moltissimi cittadini stanno ricevendo cartelle esattoriali o ingiunzioni di pagamento relative a tributi locali dell’anno 2014. E’ bene ricordare che le imposte locali si prescrivono in 5 anni, quindi se la cartella è giunta al destinatario nell’anno 2020, il cittadino può impugnare l’atto al fine di sentir dichiarare l’avvenuta prescrizione. La Cassazione e le Commissioni tributarie si sono già espresse sul punto, accogliendo le eccezioni proposte coi nostri ricorsi. Inoltre, in molte cartelle vi sono inesattezze relative alla modalità di determinazione dell’imposta e all’individuazione degli immobili tassati.
Semplificando al massimo: un avviso di accertamento per omesso o parziale versamento relativo all’anno d’imposta 2014 dovrà essere notificato entro il 31 dicembre 2019; un avviso di accertamento per omessa denuncia relativo all’anno d’imposta 2014, invece, potrà essere notificato entro il 31 dicembre 2020.
La differenza tra le due ipotesi è, infatti, da individuare nella data ultima dell’adempimento posto a carico del contribuente. Mentre nel primo caso l’obbligazione tributaria è riferibile all’anno d’imposta (per esempio il versamento IMU, TARI o TASI per l’anno 2014 andava effettuato entro dicembre del 2014), nel secondo caso invece la dichiarazione andava presentata entro il 30 giugno 2015.
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