.02 Ott

Indossare la tuta o il camice? Rientra nell’orario di lavoro: scatta il tempo retribuito

(dell’avv. Serena Sindaco) Indossare la tuta o il camice rientra nell’orario di lavoro. Pertanto, il cosiddetto tempo tutta va retribuito. La Cassazione lo precisa e va oltre specificando come sia la vestizione sia la svestizione costituiscano, proprio come la prestazione lavorativa principale, un’attività implicitamente sottoposta all’eterodirezione del datore di lavoro.

La particolarità di una prestazione lavorativa, infatti, può comportare l’obbligo di indossare una divisa sul luogo di lavoro per ragioni d’igiene (ad esempio il camice sterile in ambito sanitario) o per ragioni di sicurezza (ad esempio la tuta ignifuga) richiedendo quindi indumenti diversi da quelli utilizzati o utilizzabili fuori dal contesto lavorativo. Si tratta di ragioni strettamente connesse alla prestazione lavorativa. E costituiscono manifestazione del concetto di eterodirezione implicita.

In questo caso, la Suprema Corte riconosce come il tempo impiegato da alcuni infermieri Asl per indossare il camice debba essere retribuito per la specifica funzione di tutela della salute che ,quotidianamente, questi lavoratori sono chiamati ad assolvere. Seguendo la scia di questa giurisprudenza, gli stessi contratti collettivi stabiliscono oggi il tempo tuta massimo, fissato dal Ccnl Sanità (ad esempio) in dieci minuti giornalieri.

clicca e leggi l’ordinanza http://bit.ly/sentenza-cassazione-17635-2019

 

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