Multe, ammissibile la notifica del verbale all’estero?
(dell’avv. Camilla Baldassarre) Multe, è ammissibile la notifica all’estero, e via posta, del verbale di accertamento di infrazione del Codice della Strada? La Seconda Sezione della Cassazione ha trasmesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione della questione alle Sezioni Unite. Il quesito è infatti oggetto di contrasto giurisprudenziale. Si tratta, come detto, delll’ammissibilità della notifica all’estero, a mezzo posta e non tramite l’Autorità centrale dello Stato del destinatario – come consentito dall’art. 16 del Reg. UE n. 1393 del 2007 – del verbale di accertamento di infrazione al codice della strada.
Il Regolamento europeo n. 1393/2007, come rileva il Collegio, amplia agli atti stragiudiziali l’applicabilità della notifica prevista per gli atti giudiziari. Questa normativa, però, esclude dal proprio campo di applicazione la materie fiscale, doganale o amministrativa.
Viceversa, la Convenzione di Strasburgo del 1977, sempre in tema di notifica degli atti amministrativi, delimita all’art. 1 la materia. E così esclude dal settore amministrativo le questioni fiscali e penali, salva espressa autorizzazione dello Stato interessato, e individua nella designata Autorità centrale dello Stato di residenza del destinatario l’unico soggetto a cui rivolgere l’istanza di assistenza in tema di notificazione di atto in materia amministrativa.
Si pone, dunque, un problema: l’individuazione della disciplina da applicare per la notifica di un verbale di contestazione di infrazione stradale. Spetterà alle Sezioni Unite sciogliere il nodo interpretativo e chiarire l’ambito applicativo della previsione d’esclusione afferente la “materia amministrativa” di cui all’art. 1 Regolamento UE.
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