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Ott
Ordine di Taranto, primo round a Roma sulla ineleggibilità
(di Fabrizio Nastri) Si è discusso ieri nella sede giurisdizionale del CNF, presso il Ministero della Giustizia, il ricorso elettorale avverso l’elezione del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto. Il Collegio, in via preliminare, ha rigettato l’istanza di ricusazione dei componenti del CNF (giudice naturale al quale il processo non può essere sottratto). Il Procuratore Generale ha concluso chiedendo l’accoglimento del ricorso, ribadendo che in questa materia sia la Cassazione sia la Corte Costituzionale sono state chiarissime nell’esame di ogni aspetto delle norme (che ora devono solo essere applicate).
Ha concordato, in conclusione, sulla ineleggibilità dell’attuale presidente del Foro ionico per aver già svolto due mandati consecutivi.
Il resistente ha concluso chiedendo, in caso di accoglimento del ricorso e quindi di annullamento della sua elezione (in via subordinata), la rimessione alla Corte di Giustizia Europea. Le memorie di controparte si sono concentrate sulla presunta retroattività della norma che, come ha già chiarito la Consulta, è invece perfettamente in linea con la normativa italiana ed europea.
L’Ordine di Taranto, forse unico Ordine costituito in questa vicenda elettorale sul doppio mandato, ha difeso la posizione del resistente invocando un mio presunto abuso del processo (?) e producendo il certificato di iscrizione della cooperativa da me fondata, documento dal quale si evince che nella compagine sociale c’è anche una Consigliera dell’Ordine di Taranto, candidata ed eletta nella cordata senza ineleggibili (sic!).
Quale sia l’abuso… non lo abbiamo compreso né io né il Procuratore generale!
A Roma, ieri, cielo sereno. Fare una passeggiata sul Lungotevere e respirare aria fresca è stato bello e preferibile… all’idea di trattenersi troppo a lungo in via Arenula.
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